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Recensione Libro/Collaborazione: “Le macchine nel mondo antico: Dalle civiltà mesopotamiche a Roma imperiale” di Giovanni Di Pasquale

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Aforismi: QUI.

Buongiorno a tutti, grazie di essere su Alessandro III di Macedonia- la tua risorsa su Alessandro Magno! Oggi vi parlo della mia ultima lettura. Si tratta di:

“Le macchine nel mondo antico. Dalle civiltà mesopotamiche a Roma imperiale”

di Giovanni Di Pasquale

Pubblicato da Carocci

Genere: Saggio

Pagine: 241

ISBN Copertina Flessibile: 978-8843095896

L’antichità è immaginata come un’epoca di straordinaria fioritura artistica e architettonica, letteraria e filosofica. La presunta marginalità delle conoscenze scientifiche, l’incapacità di porre in proficua relazione scienza e tecnica, oltre all’ampia disponibilità di schiavi, hanno costituito i pilastri della resistentissima tesi della “stagnazione tecnologica” del mondo antico. L’autore cerca di confutare tale ipotesi mettendo a frutto studi e ricerche degli ultimi anni. L’antichità, epoca in cui tutto venne ideato dal nulla, è caratterizzata dalla presenza di personaggi capaci di costruire e adoperare strumenti per portare a compimento sfide a lungo apparse come sogni impossibili. Vasche per la premitura delle uve, torchi, macine, gru, ruote idrauliche, dispositivi da guerra e per il teatro definiscono il paesaggio del Mediterraneo come un vero e proprio “paese delle macchine”.

Giovanni Di Pasquale è professore associato aggiunto di Storia della scienza presso la Texas A&M University. Collabora con il Museo Galileo ed è autore di numerose pubblicazioni di storia della scienza fra antichità e Medioevo.

4 stelle.

Reading time: dal 9 al 28 gennaio 2020.

Prima di tutto desidero ringraziare l’editore Carocci per avermi mandato il libro!

Nella quarta copertina c’è scritto che i libri di questa collana sono “per chi ritiene che nella vita non si smetta mai di imparare” ed è proprio vero perché ho iniziato questa lettura credendo che nel mondo antico non ci fosse uno studio vero e proprio delle macchine, ma qui è narrato, in una sorta di viaggio nello spazio e nel tempo, del “paese delle macchine”, strumenti fondamentali affinché le civiltà si sviluppassero e

Questo volume guarda «ai gesti ripetuti, alle storie silenziose e dimenticate dagli uomini, alla realtà di lunga durata il cui peso è stato immenso, ma il rumore appena percettibile».

Braudel F., Capitalismo e civiltà materiale

Vi lascio subito l’indice del volume per mostrarvi quanto l’autore abbia analizzato il tema delle macchine in tutte le sue sfaccettature e applicazioni.

Indice

Introduzione. Un mondo senza macchine?
1. Gli antichi, i moderni e le macchine

Il problema del macchinismo nel mondo antico/Alcune opinioni degli antichi sulla tecnica/L’estetica della macchina
2. Il sistema tecnico degli antichi imperi
I mezzi meccanici nella terra tra i due fiumi/La grande macchina umana/Le conquiste tecniche degli Assiri/I giardini: tra mito e realtà/Le macchine per le acque del Nilo/Le macchine dei faraoni: attività costruttive
3. La pietra. Città e macchine
L’origine divina delle tecniche/Dal tecnico al direttore dei lavori/Vitruvio/Le gru di Vitruvio/Le macchine di Erone di Alessandria
4. La guerra
Prima della catapulta/La rivoluzione delle macchine da lancio/Filone di Bisanzio/Le innovazioni/Le nuove figure professionali/Roma: alcuni episodi/Le macchine di Apollodoro di Damasco/Le sintesi del tardo antico
5. Le macchine per meravigliare
La pneumatica/Le macchine del tempo/I teatri e gli automi
6. Le macchine di Archimede
Archimede meccanico: mito o realtà?/La vite di Archimede/Gli specchi ustori /Archimede tra Siracusa e Alessandria
7. Il cielo
Il cielo diventa una sfera/La meccanizzazione della sfera celeste
8. La terra
Da Catone il Censore a Erone di Alessandria. Macchine per l’agricoltura/L’innovazione e il progresso tecnologico
9. L’acqua
Sollevare l’acqua/L’energia dall’acqua/La macchina di Ctesibio
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi

Nell’immaginario collettivo il mondo antico, proprio perché “antico”, non conosceva le macchine o degli strumenti che l’uomo poteva usare nella vita quotidiana. Niente di più sbagliato e questo libro vi spiega dettagliatamente perché. Nel mondo antico esisteva anche e addirittura la pneumatica, tecnologia per meravigliare e divertire gli invitati dei banchetti e delle feste.

È proprio nel periodo ellenistico, quello che mi interessa, che compare una scienza delle macchine perché vi si trova una ricerca verso l’invenzione, il perfezionamento e ciò dimostra il salto in avanti rispetto all’epoca precedente. Durante l’Ellenismo, inoltre, questi studiosi affidano per la prima volta il loro sapere alla scrittura, prima destinata ad altri saperi, infatti:

Se le macchine sono strutture destinate a scomparire, il trattato diventa il mezzo per tramandare nei secoli le imprese di questi meccanici.

Nel capitolo sulla guerra si parla anche di Filippo II e di Alessandro Magno (e aggiungo, come sarebbero potuti mancare!): si avvalevano dell’eccellente meccanico chiamato Poleydos che progettò torri d’assedio tra le più alte. Egli ebbe come allievi Diade e Caria che ebbero un ruolo fondamentale nei successi di Alessandro. Poleydos e Diade scrissero ognuno un trattato sulle macchine da guerra oggi entrambi perduti. Alessandro ebbe anche Posidonio il Macedone come meccanico di guerra.

Questo meccanismo dimostra come la precisione delle misure e la complessità di calcolo non fossero estranei all’orizzonte concettuale degli antichi e alle loro possibilità tecniche.

Dal III secolo a.C. nella Biblioteca di Alessandria, polo di scambio e di fervente attività culturale, ci furono i maggiori studiosi di tutte le arti e anche della meccanica.

Al contrario di quanto comunemente ritenuto, il mondo antico è stato caratterizzato da un enorme sforzo per elaborare teorie a margine di un’intensa attività tecnica, tecnologica e scientifica.

Mi ha sorpreso sapere che già allora esistevano i teatrini di automi! Non manca la parte dedicata al mondo romano!

Questo libro è agile nella lettura, interessante e secondo me è adatto a tutti i lettori che vogliano accostarsi al tema delle macchine: non necessita di particolari conoscenze di sfondo e tutti i passi citati sono tradotti. Il testo è accompagnato da un ricco apparato di foto e ricostruzioni delle macchine che illustrano gli strumenti descritti.

Ho già altri due libri di Giovanni di Pasquale ma questo è il primo che leggo e sono molto contenta di questa lettura che consiglio a tutti!

Trovate questo libro di 244 pagine in tutti gli store on-line e nelle librerie fisiche ma è disponibile solo nel formato cartaceo. Vi lascio il link della pagina del libro dal sito della Carocci.

Sono riuscita a incuriosirvi con questa mia lettura?

Grazie ancora all’editore Carocci per la copia omaggio!

Buona giornata a tutti,

#CopiaOmaggio #ProdottoOffertoDa Carocci Editore

4 pensieri su “Recensione Libro/Collaborazione: “Le macchine nel mondo antico: Dalle civiltà mesopotamiche a Roma imperiale” di Giovanni Di Pasquale”

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